A quiet passion

di

18 Giugno 2018

Un film di Terence Davies, con Cynthia Nixon, Jennifer Ehle, Keith Carradine. Nelle sale

“Questa e’ la mia lettera al Mondo/che mai non scrisse a Me/Semplici Notizie che la Natura racconta/ con tenera Maestà/ Il suo Messaggio e’ affidato/ a Mani che non posso vedere / Per Amor Suo-Dolci-amici cari/Giudicate teneramente/ Me”

Non lasciatevi scoraggiare dalla durata o dal tema del film. Perdereste un’occasione importante. Perché  A quiet passion è l’intensa, ardente storia cinematografica di una grande anima, quella della poetessa americana Emily Dickinson, che ebbe una vita inusuale e tormentata.

Dovette infatti combattere  tutta la vita, sin dalla giovinezza, contro una società puritana e patriarcale che riteneva inaccettabile  che una donna potesse scrivere versi, vivere senza sposarsi, non solo avere, ma addirittura esprimere indipendenza di pensiero.

Persino la lettura di Cime tempestose era considerata sconveniente nel Massachusetts di metà Ottocento. “Prova a vivere una settimana da donna”, esclamerà Emily con rabbia al fratello pur tanto amato, in una scena del film.

Ma tutto inizia nel collegio di Mountain Holyhoke, dove la Dickinson a soli diciassette anni dà segni di risoluta,  tranquilla ribellione.

Non è certo atea, ma crede nella libertà. E così sceglie di tornare nella tenuta del padre, ad Ambers, dove resterà a vivere tutta la vita.

Legatissima alla sorella Vinnie, al fratello Austin , ai genitori – tutte persone del loro tempo, ma intelligenti e piene di humour- si trovò però costretta a contrattare con il padre quando poter scrivere.

Emily scriveva una poesia ogni giorno, ma lavorava nel cuore della notte, a lume di candela. Era quella l’ora permessa. E un giornale pubblica qualche sua lirica: in forma anonima, ritoccando anche le virgole: una violenza.

Gli anni passano, l’amore la sfiora, lei si chiude sempre di più, veste di bianco come cereo si è fatto il suo viso, non vuole vedere nessuno al di fuori della famiglia, né essere vista.

Ha una forte intransigenza morale, ma con sua grande riprovazione si è inaridita: la poesia a questo punto è il suo unico risarcimento. morirà a soli 55 anni di una malattia ai reni.

E la fama, enorme, arriverà solo dopo la sua scomparsa, come aveva temuto e presentito per tutta la vita.

Terence Davies ci consegna un film nobile, delicato, elegante, con dialoghi “alti”, ma anche ironici e taglienti.

A quiet passion, superbamente recitato da una Cynthia Dixon in gran forma e da un ottimo team di attori comprimari, splendidamente fotografato, non cade mai nel banale né mai cerca di commuovere lo spettatore. Anzi, fa vedere bene le conseguenze della diversità e dell’originalità: isolamento, infelicità, incomprensione, solitudine.

Un Destino bruciante, che toccò alla Dickinson perché poetessa e donna con idee anticonformiste sul ruolo femminile,  una ribelle sotto mentite spoglie. Ma il rifiuto è lo stesso anche oggi per chi è diverso, eccentrico rispetto alla normalità. Ora come non mai.

La figura ardente della Dickinson potrebbe farci da faro. E sentire la voce fuori campo di Cynthia Nixon  leggere i suoi versi  risarcisce anche noi di tanto dolore visto sullo schermo.  La poesia di Emily brilla come splendore nel buio, non è andata perduta.