Il mese in musica – Settembre 2021

di

30 Settembre 2021

Abruzzo, in morte di tre operai di Alessio Di Florio

Di Florio ci porta nell’abisso delle morti bianche: “Una delle ultime tragedie del 2020 è avvenuta in Abruzzo il 21 dicembre: a Casalbordino un’esplosione ha ucciso 3 operai in uno stabilimento di materiali esplosivi che lavora anche con l’Esercito italiano e la NATO di proprietà della Esplodenti Sabino.”

Leggendo il pezzo, ho sentito proprio la voce di Pierangelo Bertoli che mi raccontava un mondo lontano, come a voler fermare in un’immagine un tempo che non ci sarà più, la morte, il silenzio.

Cent’anni di meno, Pierangelo Bertoli 1980

Sotto alle stelle
In un bar dentro casa
Senza deciderci ad andare a dormire
Noi volavamo su Marte o la Luna
Felici solo di starci a sentire
E credevamo ad un domani sereno
Quando avevamo cent’anni di meno

The global war on terror di Christian Elia

Un lavoro molto interessante quello che ci presenta il direttore Elia, forse ci vorrebbe tutta una colonna sonora per attraversare i passaggi di questo long form, ma per ora godiamoci un pezzo che ho scelto tempo fa e messo da parte, oggi mi sembra arrivato il tempo di metterlo qui, consiglio volume molto alto!

Ignoreland REM 1992

If they weren’t there we would have created them
Maybe, it’s true
But I’m resentful all the same
Someone’s got to take the blame
I know that this is vitriol
No solution, spleen-venting
But I feel better having screamed
Don’t you?

Afganistan, vent’anni in un fumetto di Luca Rasponi

Per questa interessante riflessione/recensione di Rasponi ho scelto Frank Zappa, per continuare il viaggio tra parole e musica.

Well I turned around and I said “Oh, oh” Oh
Well I turned around and I said “Oh, oh” Oh
Well I turned around and I said “Ho, Ho”
And the northern lights commenced to glow

L’11 Settembre di Salvador Allende e il Cile attuale di Angelo Miotto

Lo so, non è la musica solita, un bel canto di Violeta Parra o Victor Jara, questa è la voce del presidente, le ultime parole.
Saranno parole contenute anche nell’illuminante podcast a cura del direttore Miotto e di Gianpiero Kesten

Sicuramente questa sarà l’ultima opportunità per rivolgermi a voi.
Le Forze Aeree hanno bombardato le torri di Radio Portales e di Radio Corporacion.
Non dico questo con amarezza, bensì però con delusione.
Le mie parole saranno il giudizio morale contro coloro che hanno tradito il giuramento fatto come soldati di Cile al legittimamente designato comandante in capo…

Vite sulla rotta di Benedetta Zocchi e Alessandra Fuccillo

“Ho visto un poliziotto picchiare una donna, svestirla degli abiti pesanti e delle scarpe; lei ha chiesto pietà e lui le ha imposto di puntare gli occhi verso il basso e di non parlare, che al massimo poteva aspirare a fare le pulizie a casa sua. Non capisco perché debbano maltrattarci così tanto, insistendo anche con le donne, persino davanti ai loro figli”
Tra tutte le interviste raccolte da Zocchi e Fucillo ho deciso di riportare queste parole, per leggerle e rileggerle senza poterne trovare un senso.

PJ Harvey – Horses in my dreams, 2000

Horses in my dreams
Like waves, like the sea
On the tracks of a train
Set myself free again

Ritorno in apnea di Costanza Pasquali Lasagni

Questa canzone l’ho ascoltata spesso in quarantena, durante la mia Bottega della Parole, una formazione online per gente appassionata di scrittura.
E quindi Stay Alive e ricorda il tempo passato a non capire cosa stava succedendo.

There’s a rhythm in rush these days
The lights don’t move and the colors don’t fade
And leaves you empty with nothing but dreams
In a world gone shallow, in a world gone lean
We’ve got a truth and it’s on our side
Dawn is coming, open your eyes

Israele, invasioni e torture di Francesco Fusi

“Sorridere, ballare, fare l’amore, proteggere le nostre pietre. Questa è
resistenza. Aspettare in piedi per quattro ore per attraversare un checkpoint
e poi passare. Questa è resistenza. Noi siamo ancora qui.”
Nassar Ibrahim, attivista, analista e giornalista

E che parta la musica…

Resistance, Muse

Love is our resistance
They’ll keep us apart and they won’t stop breaking us down
Hold me
Our lips must always be sealed
If we live a life in fear
I’ll wait a thousand years
Just to see you smile again

Nadia Wassef, la libraia del Cairo di Martina Napolitano

Storia di donna
Storie di donne

E quella specie di dolcezza mi ha legata stretta a te
e la tua debolezza, quanta forza ha dato a me
poi, a vivere insieme, io, io ero sempre insieme a te
e gli amici ed il lavoro ti venivano da me

Shtepia, casa

Un longform tutto da leggere, guardare e ascoltare:
il reportage di Christian Elia
le foto e i video di Luca Meola
lo sviluppo web di Remo Romano e Thomas Frasson
il podcast di Angelo Miotto
gli approfondimenti di Cristina Cavallo, Massimo Conte, Lorenzo Scalchi, Andrea Rampini, David Guazzoni, Camilla Pin Montagnana, Guido Belloni e Francesco Fattori

Non so se scegliere i Maneskin sia stata la scelta giusta, ma riascolta e rileggere le parole della canzone, mi ha fatto pensare a questo viaggio, al ritorno a casa e a tutto il resto.

E il cielo piano piano qua diventa trasparente
Il sole illumina le debolezze della gente
Una lacrima salata bagna la mia guancia mentre
Lei con la mano mi accarezza in viso dolcemente
Col sangue sulle mani scalerò tutte le vette
Voglio arrivare dove l’occhio umano si interrompe
Per imparare a perdonare tutte le mie colpe