Capire il fumetto con Scott McCloud

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9 Gennaio 2019

Recensione di ‘Capire, fare e reinventare il fumetto’ (Bao)

L’inizio dell’anno, si sa, è il momento dei buoni propositi. Per questo, nell’epoca in cui chiunque s’improvvisa esperto di qualunque cosa, ho deciso di cominciare il 2019 con la recensione di un volume fondamentale per capire di cosa parliamo quando parliamo di fumetto.

Il titolo non potrebbe essere più emblematico: Capire, fare e reinventare il fumetto, di Scott McCloud.

In questo volume, recentemente pubblicato da Bao Publishing, sono raccolti in una nuova edizione i tre saggi a fumetti sul fumetto Understanding comics, Reinventing comics e Making comics, originariamente usciti tra il 1993 e il 2006.

La scelta di dare alle stampe un unico, poderoso tomo di 750 pagine è senz’altro coraggiosa, visto che tra l’altro siamo di fronte a un volume di saggistica, al quale il pubblico del fumetto è senz’altro meno abituato rispetto alla narrativa.

Ma l’indiscutibile valore dell’opera giustifica pienamente la scelta editoriale, sostenuta anche da un prezzo di copertina – meno di 30 euro – che rende questo volume un’occasione davvero imperdibile per aggiungere sul proprio scaffale il lavoro titanico di Scott McCloud.

Come mai quest’opera è così importante? Perché rappresenta il primo e più sistematico tentativo del fumetto di analizzare se stesso come forma d’arte, mezzo d’espressione e strumento di comunicazione.

Scott McCloud si definisce un ottimista, interessato ad approfondire la storia e le caratteristiche della nona arte per far finalmente esplodere tutte le sue potenzialità.

Per riuscirci, intraprende un percorso a ritroso nella storia delle arti figurative che scardina semplicemente ogni convenzione nota sul fumetto, ricollocando l’origine di questo linguaggio indietro di millenni. Con buona pace di Rodolphe Töpffer e Yellow Kid.

In Capire il fumetto, McCloud parte dalla definizione data da Will Einser di fumetto come “arte sequenziale”, per poi precisarla e ampliarla in varie direzioni.

Ne nasce un trattato avvincente e originale in cui l’autore stesso sotto forma di cartoon – utilizzando come esempio il lavoro di colleghi più o meno illustri – approfondisce diversi aspetti del fumetto: il suo vocabolario iconografico, il ruolo di vignette e margini, la gestione di tempo, linea e colore, la relazione tra parola e immagine, le varie tappe del percorso creativo.

Reiventare il fumetto – seconda parte del volume – è invece una disamina sul mercato del fumetto, i suoi punti di debolezza e le prospettive future, particolarmente importante perché pubblicato in piena disillusione per lo scoppio della bolla speculativa sui fumetti di supereroi a metà anni ‘90.

In quest’opera, la capacità analitica di McCloud si rivela in tutta la sua forza, rendendo l’autore capace di anticipare di diversi anni dinamiche future ancora oggi in fase di sviluppo: l’uscita del fumetto dal ghetto delle arti minori, la battaglia per i diritti degli autori e il rinnovamento dell’industria, la percezione da parte del pubblico e delle autorità (leggi: censura), le pari opportunità e la capacità di esplorare nuovi generi narrativi. Per finire con quelle più futuribili per l’epoca: produzione, distribuzione e creazione di fumetti digitali.

La terza parte del volume, Fare fumetto, si rivoge in particolare agli aspiranti autori, guidando i neofiti dietro le quinte del lavoro di un fumettista esperto.

Un’altra occasione, per il lettore interessato, di scoprire da vicino i segreti dalla narrazione per parole e immagini, della creazione di mondi e personaggi, di strumenti e tecniche da utilizzare con l’obiettivo di sviluppare un proprio stile personale.

Intendiamoci: Capire, fare e reinventare il fumetto non è un libro per tutti. Si tratta di una riflessione attenta e meticolosa su un linguaggio espressivo specifico, al quale un pubblico generalista può essere interessato fino a un certo punto.

Ma chi mastica abitualmente di cultura, arte, giornalismo, comunicazione o semiotica troverà pane per i suoi denti. E soprattutto, per chi vive il fumetto da lettore, autore o addetto ai lavori, l’opera di McCloud è semplicemente imprescindibile.

Perché è un fenomenale percorso di scoperta, in cui il punto non è trovarsi per forza d’accordo con l’autore a ogni tappa, ma seguirlo in uno sforzo analitico che aiuta chi legge a focalizzare anni di letture inconsapevoli, a dare nomi alle cose, a comprendere meccanismi fino ad allora misteriosi.

Dopo, che vi piaccia o no, leggere un fumetto non sarà più la stessa cosa.