Jordi Lafebre e l’amore… Nonostante tutto

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9 Aprile 2021

Recensione del graphic novel pubblicato da Bao

Memento di Christopher Nolan, girato da Wes Anderson e trasformato in un fumetto. Ecco una presentazione telegrafica del graphic novel Nonostante tutto di Jordi Lafebre, pubblicato in Italia da Bao Publishing.

Chi si aspetta una semplice storia d’amore rimane stupito da questo lavoro, sorprendente prima di tutto nella struttura narrativa. Perché Nonostante tutto inzia dalla fine, procedendo a ritroso dall’ultimo capitolo al primo.

Ma non è tutto. A conferma dell’originalità dell’opera c’è anche il tragitto curioso dei due protagonisti, tra arrivi e partenze, incontri fortuiti e rocambolesche separazioni.

L’autore scegli di aprire il volume con la citazione della Commedia “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”. Un vero e proprio manifesto d’intenti sui suoi personaggi, ma anche uno stimolo alla riflessione del lettore.

Cos’è l’amore? Sembra chiedersi Lafebre. Offrendo con la sua storia non una risposta, bensì una serie di domande che nascono dalle scelte dei protagonisti e stimolano in modo diverso ogni lettore.

Nel capitolo che apre il volume – quindi l’ultimo della storia – Ana e Zeno si ritrovano, anziani, dopo lungo tempo.

La città, che non verrà svelata nemmeno successivamente, potrebbe essere Porto come una centro della Provenza, affacciata sul mare e avvolta dal volo incessante dei gabbiani.

Da questo punto in poi prende il via, a ritroso, la vicenda dei due protagonisti, separati da scelte di vita e modi di essere agli antipodi, ma uniti da un amore capace di resistere al tempo e alla distanza.

I toni fiabeschi della narrazione, il tratto delicato dei disegni anche nelle scene più frenetiche, i colori soffici e caldi confezionano un racconto che porta alla mente le atmosfere dei film di Anderson.

In questo scenario si muovono i due protagonisti. Ana, ben piantanta al suolo, è sindaca della sua città, alla quale dedica gran parte della vita. A casa, intanto, la attendono amorevoli e pazienti il marito Giuseppe e la figlia Claudia.

Zeno, al contrario, non sa stare fermo. Fisico per formazione, la sua passione per le stelle lo porta a imbarcarsi alla scoperta del mondo. Fino al ritorno in città per trascorrere la vecchiaia nella libreria ereditata dai genitori.

Tutto è metafora del diverso approccio dei due personaggi alla vita e all’amore. Ma questi due percorsi, così diversi, negli anni continuano a sfiorarsi, in attesa di un incontro alla fine della corsa.

La vicenda di Ana e Zeno, il modo in cui è narrata, sono talmente originali che non è semplice riconoscersi nei personaggi o immedesimarsi nelle loro vite, così intense e fuori dagli schemi.

La giocosità e la dolcezza che pervadono la storia, al punto da alleggerire anche i momenti più difficili, portano ad assistere ammirati e curiosi al dipanarsi di questo strano racconto al contrario, verso la fine che in realtà è l’inizio.

E mentre Ana rimane, sceglie di legarsi a una sola persona e vive il presente, Zeno parte, colleziona storie effimere, con il pensiero che vola sempre al futuro. Ma il loro amore non sfiorisce, anzi sboccia nel momento più inaspettato… nonostante tutto.