Fresche di stampa #55, le notizie su mafie e criminalità

/
Lettura da 1 minuto

La sentenza sulla Strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985. Lo scioglimento per mafia del comune di Trinitapoli, in Puglia. Le minacce a Don Patriciello. Il duplice omicidio nelle campagne di Castrovillari, in Calabria. Le minacce alla procuratrice di Bologna Lucia Musti. La sentenza sulla Strage alla Stazione di Bologna nel processo ai mandanti.

Sono le notizie del 55° episodio di Fresche di Stampa, il podcast di Sentiti Libera, il progetto di Libera Bologna e Q Code Mag. L’episodio a cura di Sofia Nardacchione, Francesca Palumbo, Marta Mezzadri, Viviana Regine, Giovanni Soini, Sara Barattini:

Ascolta “Fresche di Stampa #55 – Le notizie su mafie e criminalità” su Spreaker.

Sentiti Libera

Racconti di mafie liquide, violente, nascoste: il podcast di Libera Bologna e Q Code Mag. Un progetto, pensato da Angelo Miotto e coordinato da Sofia Nardacchione, in cui il podcast è elemento di trasmissione delle informazioni, raccontate a un pubblico giovane su un tema poco frequentato come quello delle mafie.

Due i format: Fresche di Stampa, le notizie delle ultime due settimane su mafie e criminalità, e gli approfondimenti, che si alternano ogni domenica.

Fanno o hanno fatto parte di Sentiti Libera: Silva Almacolle, Sara Barattini, Federica Chirico, Bianca Franco, Camilla Furci, Marta Maistrello, Marina Mazzilli, Marta Mezzadri, Sofia Nardacchione, Francesca Palumbo, Lorenzo Pirozzi, Viviana Regine, Pietro Scagliotti, Matilde Vannella, Anna Venchiarutti.

Sofia Nardacchione

Mi occupo di mafie e criminalità organizzata, con un racconto che va su più livelli - dai podcast alle inchieste, dai dossier ai video - e su più territori, a partire da Bologna. Sono responsabile informazione per Libera Bologna ed Emilia-Romagna, collaboro con la testata di giornalismo investigativo IrpiMedia, con Q Code Magazine e con altre testate nazionali e locali.

Ultimi articoli

Liberi di pensare

Khaled El Qaisi, cittadino italo - palestinese, ancora detenuto da Israele senza alcuna accusa