Generi

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Generi è un numero importante per Q CODE.  
L’inizio di un nuovo corso, del passaggio al nuovo editore che salutiamo con soddisfazione, PHLEGRAEA, il passaggio da semestrale a trimestrale, un rinnovato patto da stringere con voi lettrici e lettori, perché l’indipendenza del giornalismo e dell’editoria è cosa sempre più preziosa e siamo noi quando scegliamo cosa finanziare a determinare il mercato.

Con Generi cambiamo anche il nostro sito, come promesso in passato, questo passaggio di Q Code è importante e sceglie di scommettere sul trimestrale (vi chiediamo quindi di essere parte attiva nella diffusione e di farvi promotori!). Manterremo in ogni caso una sezione dedicate a dei temi chiave del nostro giornale e gli spazi di analisi e racconto delle Sequenze, Podcast, e la Matita di Enrico Natoli.

Generi è importante per quello che leggerete: ci sono tantissime idee che circolano dentro un periodo che affronta le questioni identitarie, sessuali, di genere su campi aperti. L’intersezionalità si impone, il femminismo evolve non senza dibattiti dentro una mutazione che nei banchi delle superiori è già realtà. Un numero difficile, non abbiamo la pretesa che tutti siano d’accordo, anzi crediamo che sarà uno dei numeri che farà molto discutere. Ed è bene così, che ci stiamo a fare, altrimenti? Sono tempi sempre più veloci, se guardati in prospettiva storica, accelerati dai linguaggi e dalle tecnologie che sono cambiati, dalla velocità che spesso è da capogiro e anche fine a se stessa. Eppure, ci sono segnali, a partire da questi temi che sono individuali e collettivi, intimi e di lotta politica, finalmente di un pensiero che va inesorabilmente a pensionare le troppe penne parruccone e dementi del mainstream.

Gli spazi si aprono, chissà che non sia una delle micce possibili per un nuovo pensiero forte che costruisca nuove identità anche nella concezione di un mondo diverso. Scrollarsi di dosso millenni di tradizioni religiose, plurale, non è cosa semplice e le resistenze sono ancora molte: ma la strada appare favorevole, anche grazie alla tendenza sociale che ha smosso diversi livelli delle grandi Corporation, che per ragioni di mercato (leggi profitto), spesso anticipano il quadro legislativo.


Iniziamo con un dizionario arguto e completo, che dopo l’indice sarà una mappa per chi è rimasto indietro sulle parole. D’altronde è la curiosità dei mutamenti e i nuovi codici che nascono ad attrarre sempre la nostra attenzione.
In alcuni articoli troverete la schwa, in altri l’asterisco, abbiamo lasciato a ognuno la libertà di scegliere.

Christian Elia

Condirettore di Q Code. Ha raccontato più di 40 paesi per più di 20 testate, per anni con PeaceReporter ed E il mensile. Si occupa di Mediterraneo, Medio Oriente e Balcani. E' autore di libri, teatro, documentari e radio. Con i suoi lavori ha vinto il premio Baldoni, il premio Giornalisti del Mediterraneo, l'IMMaginario DOC Festival, menzione speciale giuria Siani Reportage Prize, il premio il Reportage.

Angelo Miotto

Giornalista dal 1992, documentarista radiofonico, autore di saggi, testi teatrali e per l'opera. Ha vinto i premi Baldoni, Bizzarri, Anello Debole. Fra i pionieri del webdocumentario con produzioni riconosciute a livello internazionale. Ha lavorato a Radio popolare, PeaceReporter, E il Mensile e nel Digital Brand. Collabora fin dal suo inizio con il Festival dei Diritti Umani, autore di saggi e testi per libri fotografici. Ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Nel 2013 ha fondato Q Code Mag, di cui è direttore insieme a Christian Elia

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