Argentina, vince Milei. E adesso?

Lettura da 1 minuto

Alfredo Somoza, opinionista e storico argentino, ci informa sulla vittoria senza appello di Javier Milei, che domenica 19 novembre è diventato il nuovo presidente argentino. Al ballottaggio ha battuto di 12 punti il candidato peronista progressista Sergio Massa. «Oggi inizia la fine della decadenza argentina», ha detto. Milei è anti-abortista, è favorevole alle armi, vuole disfarsi dei principali partner commerciali dell’Argentina, Cina e Brasile, ha messo in dubbio il bilancio delle vittime della dittatura argentina ed è un negazionista climatico. Fra i primi a congratularsi, Donald Trump.

Il leader de La libertà avanza (Lla) a partire dal 10 dicembre sarà il nuovo presidente dell’Argentina, completando un’ascesa dirompente che lo ha portato a scalzare in pochi anni i due partiti tradizionali che hanno governato il Paese nei 40 anni di democrazia dalla caduta della dittatura militare, nel 1983.

Angelo Miotto

Giornalista dal 1992, documentarista radiofonico, autore di saggi, testi teatrali e per l'opera. Ha vinto i premi Baldoni, Bizzarri, Anello Debole. Fra i pionieri del webdocumentario con produzioni riconosciute a livello internazionale. Ha lavorato a Radio popolare, PeaceReporter, E il Mensile e nel Digital Brand. Collabora fin dal suo inizio con il Festival dei Diritti Umani, autore di saggi e testi per libri fotografici. Ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Nel 2013 ha fondato Q Code Mag, di cui è direttore insieme a Christian Elia

Ultimi articoli

Quasi persone

Non importa che sia stata dichiarata la rotta più pericolosa al mondo: il Mediterraneo, per molti,

Voci dalla Palestina

Gaza è sotto gli occhi di tutte e tutti, nessuno può distogliere lo sguardo. Quelle 15mila