La ruta canaria, migrazioni disperate

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La ruta canaria è forse la meno conosciuta tra le rotte migratorie e la tratta di mare più pericolosa: ogni anno provoca centinaia di vittime tra i migranti che salpano dalle coste africane, dalla Costa d’avorio, passando per la Guinea, il Gambia, il Senegal fino al Sahara Occidentale. La rotta è al centro del reportage “La ruta canaria. Migrazioni disperate”: un lavoro che non intende affrontare a 360° il fenomeno migratorio (non basterebbe un solo lavoro) ma racconta attraverso le parole e gli occhi dei migranti intervistati le aspettative, i sogni e le paure di giovani che rischiano la vita in mare pur di assicurarsi un futuro migliore. Dalla narrazione del viaggio nell’Oceano Atlantico fino alla permanenza nei centri di “accoglienza”, tra questi quello de Las Raìces, a Tenerife. In molti casi il sogno europeo si infrange in questi hotspot dove migliaia di persone stazionano per mesi, tra mille difficoltà, anche le più basiche come assicurarsi un pasto caldo o l’accesso ai servizi igienici di base. Il parere degli esperti come Juan Carlos Lorenzo del CEAR (Commissione Spagnola di Aiuto ai Rifugiati), il prete Padre Pepe de la Fundacion Buen Samaritano, ci permettono di andare a fondo con lo sguardo evidenziando difficoltà strutturali nei sistemi di accoglienza spagnoli. Sullo sfondo la ruta canaria, tratta disperata per migliaia di vite umane.

Videoreportage a cura dei giornalisti Francesco Fusi e Rachele Renno
Montaggio video a cura del regista Eduardo Pedreira Ferrer
Girato a Tenerife tra Luglio ed Ottobre 2021

Rachele Renno

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università “L’Orientale” di Napoli, mi sono specializzata in International Relations all’Instituto de Estudios Europeos di Madrid.
Appassionata di politica internazionale, sono stata assistente alla ricerca nel think-tank “Real Instituto Elcano” nel campo della “Politica dell’Unione Europea e della Spagna”, e attualmente collaboro con numerose testate online come il Caffè Geopolitico ed il think-tank Centro Studi Internazionali, con focus su Europa ed America Latina. Appassionata di letteratura sudamericana, tra i miei principali interessi la difesa dei diritti umani e la tutela del patrimonio artistico e culturale, motivo per il quale sono attivista di Amnesty International e Referente della comunicazione per l’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO.

Francesco Fusi

Giornalista freelance classe 1993, mi laureo in Lingue letterature e culture dell’Europa e delle Americhe all’Università L’Orientale di Napoli. Successivamente scelgo di girare in lungo e in largo l’America Latina, scoprendo paesaggi mozzafiato e culture millenarie e collaborando con
diverse testate locali. Nel 2017 a Cuba vivo e testimonio le devastazione dell’uragano Irma; in Argentina tra le varie inchieste realizzate da freelance affronto una nota vicenda di cronaca: “la sparizione di Maldonado, l’ultimo dei desaparecidos”; mentre in Ecuador mi appassiono di migrazioni seguendo le traversie del popolo venezuelano.

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