Finché l’ultimo canta ancora: Emergency in Afghanistan

Che ne è stato dell’Afghanistan dopo il ritiro delle truppe internazionali nel 2021? Il racconto di un Paese praticamente sparito dalle cronache giornalistiche passa attraverso il fumetto e il contributo di un testimone d’eccezione: Emergency.

La ong ha infatti commissionato alle autrici Francesca Torre e La Tram il graphic novel Finché l’ultimo canta ancora, disponibile gratuitamente sul sito di Emergency, per raccontare le attuali condizioni di vita e le possibilità di accesso alle cure mediche della popolazione afghana.

Come sintetizzare la lunga esperienza di Emergency nel Paese, aggiornata con i dati del recente report Accesso alle cure in Afghanistan: la voce degli afghani in dieci province?

La difficoltà di spiegare uno scenario per lo più trascurato dai media generalisti con un linguaggio in grado di restituire un risultato duraturo nel tempo ha portato la ong a scegliere il fumetto.

E la scelta è stata senz’altro azzeccata, perché senza il dettaglio o la pesantezza di un report, il graphic novel rende merito al grande lavoro di Emergency per garantire alla popolazione afghana un accesso a cure mediche di qualità.

Il fumetto – di per sé piuttosto breve, una trentina di pagine circa – è corredato da un apparato redazionale in grado di fornire informazioni a chi desidera approfondire le principali risultanze dell’indagine, che ovviamente può essere anche consultata integralmente sul sito della ong.

Il graphic novel però offre qualcosa di diverso, soprattutto per il tono poetico con cui sceglie di raccontare situazioni tragiche e il lavoro solidale di Emergency tramite piccoli episodi della vita quotidiana.

Attraverso il filo rosso del cardellino – uccello simbolo del Paese, che dà il titolo all’opera – seguiamo infatti la giornata tipo di una famiglia afghana, composta dal padre Khan insieme alle figlie Rahima e Tahira.

In modo tutt’altro che didascalico, con un “montaggio” discreto ma efficace che non disdegna qualche flashback, i protagonisti diventano testimoni delle piccole-grandi conquiste di Emergency in Afghanistan.

Non solo cura, ma incontro e condivisione sono rese possibili dalle strutture della ong nel Paese, come dimostrano bene le commoventi pagine con protagoniste future e neomamme assistite prima e durante il parto.

Il tratto etereo e i colori meravigliosi scelti da La Tram conferiscono alle pagine del graphic novel un’aura di inaspettata serenità, a cui fa da contraltare la resistenza quotidiana alla quale sono costretti gli afghani.

Alla fine, oltre all’impegno di Emergency, Finché l’ultimo canta ancora rende giustizia anche all’Afghanistan, alla tenacia e alla dignità di un popolo martoriato da decenni di guerre e soprusi. Ma che, nonostante tutto, resiste.