Due gesti per capire la crisi libanese
Il suono del silenzio
La Lingua dei Segni Italiana conquista il Festival di Sanremo grazie a interpreti capaci, con corpo e anima, di comunicare la musica
Ilya, stanco di guerra
La voce di chi dice no alla guerra in Russia
Perché dovremmo evitare la parola “migrante” e preferire l’espressione “persona con vissuto migratorio”
Indipendentemente dall’intenzione con cui viene pronunciata, la parola “migrante” rischia di imprimersi come un’etichetta che cristallizza l’identità del soggetto, oscurandone la complessità.
Valle della Beqaa, Campo numero zero
I campi siriani non hanno nome, ma numeri: così le tende e le persone che dall'inizio della guerra civile le abitano.
Burj, Burj
Le strade del campo di Burj el-Barajneh, a Sud di Beirut, si trasformano in cinema per la proiezione del documentario Jenin, Jenin,
Contro il mito della gavetta
Un'analisi critica sulla narrazione della formazione mascherata da sfruttamento e la retorica che la accompagna
La grande carestia libanese
Cammini per le strade di Saida e all’odore di mare e pesca si accosta quello dei rifiuti rovistati. Freschi, umidi e sbudellati
Ciao Shqipëria
Il secolo dei media nei rapporti culturali italo - albanesi
Cos’è e come opera il movimento delle Città di Transizione
Un network di comunità diffuso a livello globale che si uniscono per tentare di reimmaginare e ricostruire il mondo. Con più di